10 Marzo 2022 Annamaria
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Le grandi conquiste della nanotecnologia

Se soltanto ci mettessimo a riflettere un attimo su quanti passi da gigante abbiamo compiuto nell’ultimo secolo a livello di sviluppo e progresso tecnologico, vengono i brividi; basterebbe soltanto ricordare le tecniche rudimentali e spartane utilizzate in medicina, chimica ambientale, ingegneria, meccanica, informatica, e tanti altri settori ancora, per capire quanto sia stato fondamentale l’avvento della nanotecnologia.

Gordon Earle Moore, un imprenditore statunitense del settore informatico, già nel 1965 aveva previsto che il numero dei transistors presenti in un microchip sarebbe raddoppiato circa una volta all’anno per i successivi 10 anni almeno; ebbene, non si sbagliava affatto. Quello che è avvenuto è in pratica un passaggio da un qualcosa di più grande ad un qualcosa di molto più piccolo o infinitesimale, per dirla in parole povere; oggi non si ragiona più in scala come eravamo abituati un tempo, ma in nanoscala, ovvero a livelli molto ma molto più capillari, e grazie a ciò siamo arrivati a livelli che rasentano la perfezione.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Nanotecnologia, tutto ciò che devi sapere

Come può risultare semplicemente deducibile dal nome, la ‘nanotecnologia’ non è altro che la scienza che controlla la materia, però in scala dimensionale molto, ma molto più piccola…parliamo di circa un miliardesimo di metro, cioè manipolando la materia stessa a livello atomico e molecolare. Fu l’ingegnere statunitense Kim Eric Drexler a ‘brevettare’ questo termine e ad usarlo nel suo libro ‘Engines of creation: The coming Era of Nanotechnology’, ma i primi riferimenti a questi nuovi metodi risalgono certamente a qualche decennio prima, anche se con nome diverso.

Il fisico statunitense Richard Phillips Feynman (premio Nobel per la fisica nel 1965 grazie ai suoi studi sull’elettrodinamica quantistica), diede nel 1959 una lezione sugli studi molecolari intitolata ‘There is plenty of rooms at the bottom’, nel corso della quale suggerì e divulgò la possibile manipolazione diretta di atomi e molecole, metodo successivamente denominato ‘scale down’; tale metodo prevedeva la progettazione di macchine utensili in scala 1:10, ed utilizzarle poi per la successiva generazione di utensili in scala 1:100… e così via, fino all’odierna 1:1.000.000.