Le grandi conquiste della nanotecnologia
Se soltanto ci mettessimo a riflettere un attimo su quanti passi da gigante abbiamo compiuto nell’ultimo secolo a livello di sviluppo e progresso tecnologico, vengono i brividi; basterebbe soltanto ricordare le tecniche rudimentali e spartane utilizzate in medicina, chimica ambientale, ingegneria, meccanica, informatica, e tanti altri settori ancora, per capire quanto sia stato fondamentale l’avvento della nanotecnologia.
Gordon Earle Moore, un imprenditore statunitense del settore informatico, già nel 1965 aveva previsto che il numero dei transistors presenti in un microchip sarebbe raddoppiato circa una volta all’anno per i successivi 10 anni almeno; ebbene, non si sbagliava affatto. Quello che è avvenuto è in pratica un passaggio da un qualcosa di più grande ad un qualcosa di molto più piccolo o infinitesimale, per dirla in parole povere; oggi non si ragiona più in scala come eravamo abituati un tempo, ma in nanoscala, ovvero a livelli molto ma molto più capillari, e grazie a ciò siamo arrivati a livelli che rasentano la perfezione.