10 Marzo 2022 Annamaria
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Le grandi conquiste della nanotecnologia

Se soltanto ci mettessimo a riflettere un attimo su quanti passi da gigante abbiamo compiuto nell’ultimo secolo a livello di sviluppo e progresso tecnologico, vengono i brividi; basterebbe soltanto ricordare le tecniche rudimentali e spartane utilizzate in medicina, chimica ambientale, ingegneria, meccanica, informatica, e tanti altri settori ancora, per capire quanto sia stato fondamentale l’avvento della nanotecnologia.

Gordon Earle Moore, un imprenditore statunitense del settore informatico, già nel 1965 aveva previsto che il numero dei transistors presenti in un microchip sarebbe raddoppiato circa una volta all’anno per i successivi 10 anni almeno; ebbene, non si sbagliava affatto. Quello che è avvenuto è in pratica un passaggio da un qualcosa di più grande ad un qualcosa di molto più piccolo o infinitesimale, per dirla in parole povere; oggi non si ragiona più in scala come eravamo abituati un tempo, ma in nanoscala, ovvero a livelli molto ma molto più capillari, e grazie a ciò siamo arrivati a livelli che rasentano la perfezione.

2 Agosto 2021 Annamaria
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Peppr, l’applicazione creata per le prostitute in Germania

La vita da prostituta non è certo semplice, e specialmente le ragazze con meno possibilità, ovvero quelle costrette a battere in strada, sono certamente quelle che soffrono di più; tra l’altro, noi pensiamo soltanto al nostro paese, ma le prostitute sono presenti in tutto il mondo, inclusi i paesi del Nord Europa dove le condizioni climatiche non giocano per niente a loro favore, figuriamoci quanto devono soffrire queste ragazze.

Proprio da una riflessione di questo tipo, in un freddo inverno, camminando per le strade di Berlino, alla ventiseienne tedesca Pia Poppenreiter è venuta in mente la brillante idea di inventare una nuova applicazione utile alle prostitute, ed ovviamente a tutti coloro che sono alla ricerca dei loro servizi; si chiama Peppr, ed è una app creata appositamente per il ‘mercato del sesso a pagamento’, uno strumento che mette in contatto chi cerca e chi offre sesso senza che si debba per forza girare in strada prendendo freddo.

13 Aprile 2021 Annamaria
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Malattia di Huntington, cos’è

Oggi conosceremo un po’ più da vicino la malattia di Huntington, una infermità neurovegetativa abbastanza rara di carattere ereditario che colpisce il sistema muscolare pregiudicandone la coordinazione, e portando poco a poco verso una progressiva perdita di alcune facoltà mentali o addirittura a problemi psichiatrici. Questo brutto morbo appare generalmente tra i 35 ed i 45 anni d’età, ed i suoi sintomi più chiari sono dei movimenti involontari anomali chiamati corèe accompagnati da bruschi cambiamenti di carattere e di umore.

Come accennavamo, la malattia di Huntington ha carattere di ereditarietà, ed è molto più frequente incontrarla in persone di origine europea, che in altre di discendenza asiatica o magari africana. La notizia ancora più brutta per chi è affetto da questo morbo, è che ha una percentuale di ereditarietà davvero molto alta, quasi del 50%; ciò significa che chi ha scoperto di averla dovrà non solo preoccuparsi di fare il possibile per lenirne gli effetti, ma dovrà anche darsi da fare per tenere sotto costante osservazione eventuali figli.

19 Ottobre 2020 Annamaria
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Anche le prostitute sfruttano la tecnologia

Viviamo in un mondo che corre all’impazzata, facciamo parte di una società in cui il progresso e lo sviluppo tecnologico dettano legge, e tutte le attività, siano esse di carattere commerciale o no, hanno dovuto obbligatoriamente adeguarsi. Dal 2018 si svolge a Bologna ‘Illuminotronica’ la fiera internazionale delle nuove tecnologie, dove le nuove generazioni di progettisti, installatori, e produttori di hardware e software, si riuniscono per sviluppare, testare, e mettere sul mercato nuovi sistemi ed applicazioni adattabili a qualsiasi tipo di attività.

La città di Bologna vanta parecchi primati sia a livello industriale che non, ed uno di questi è rappresentato dal gran numero di prostitute che vivono e lavorano nel capoluogo emiliano; ebbene, anche il mondo della prostituzione è stato poco a poco inghiottito dalla digitalizzazione, e le prostitute bolognesi hanno subito capito che forse era meglio tenere il passo. Il vecchio ma sempre efficiente metodo di cercare clienti in strada è stato sostituito da applicazioni e portali; oggi la persona che cerca sesso a Bologna non deve fare altro che entrare in uno dei portali specializzati, specificare il tipo di donna che vuole, ed il gioco è fatto. Proprio per questo, sempre più prostitute si animano a pubblicizzarsi in internet; come fanno? guarda in questa sezione le migliori escorts per comprendere in che modo traggono beneficio dalle opportunità che offre loro la rete per trovare clienti nello spazio digitale.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Startups tecnologiche, vuoi crearne una?

Soltanto nell’anno 2018 in Italia sono state costituite online circa 1000 startup innovative, e oggi la tendenza risulta essere ancora a crescere. Se da un lato è vero che creare una nuova startup ed avere tutte le carte in regola per accedere ai finanziamenti è assunto abbastanza complesso, soggetto ad un vero e proprio labirinto di leggi e decreti in mezzo ai quali imparare a districarsi, dall’altro è altrettanto vero che se si crede nel proprio lavoro e nelle proprie potenzialità di crescita professionale forse è il caso di tentare.

Ci si iscrive online al Registro Imprese e si compìla l’Atto Costitutivo insieme con lo Statuto della società; qualche marca da bollo ed un’imposta di registro di circa 200 euro, poi il versamento all’Agenzia delle Entrate delle imposte relative alla registrazione degli atti, altri modelli da compilare e da allegare firmati, e si può finalmente inviare tutto il fascicolo, completo di visura dell’azienda, al Registro Imprese per essere sottoposto ai primi controlli di correttezza formale.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Nanotecnologia, tutto ciò che devi sapere

Come può risultare semplicemente deducibile dal nome, la ‘nanotecnologia’ non è altro che la scienza che controlla la materia, però in scala dimensionale molto, ma molto più piccola…parliamo di circa un miliardesimo di metro, cioè manipolando la materia stessa a livello atomico e molecolare. Fu l’ingegnere statunitense Kim Eric Drexler a ‘brevettare’ questo termine e ad usarlo nel suo libro ‘Engines of creation: The coming Era of Nanotechnology’, ma i primi riferimenti a questi nuovi metodi risalgono certamente a qualche decennio prima, anche se con nome diverso.

Il fisico statunitense Richard Phillips Feynman (premio Nobel per la fisica nel 1965 grazie ai suoi studi sull’elettrodinamica quantistica), diede nel 1959 una lezione sugli studi molecolari intitolata ‘There is plenty of rooms at the bottom’, nel corso della quale suggerì e divulgò la possibile manipolazione diretta di atomi e molecole, metodo successivamente denominato ‘scale down’; tale metodo prevedeva la progettazione di macchine utensili in scala 1:10, ed utilizzarle poi per la successiva generazione di utensili in scala 1:100… e così via, fino all’odierna 1:1.000.000.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Chirurgia robotica, ti faresti operare da una macchina?

In un mondo che corre sempre più veloce, nel quale la tecnologia propone innovazioni che non fanno neppure in tempo ad essere presentate al pubblico che è già giunto il tempo di aggiornarle o sostituirle con le ultime novità, ed in cui la ricerca e lo sviluppo sono sempre attenti ad esaminare nuove possibilità e nuovi cammini da seguire, soprattutto la medicina e la chirurgia sono diventati due settori pionieri dell’utilizzo di nuove tecniche e sistemi operativi, volti ad ottimizzare tutto ciò che sia suscettibile di miglioramento e progresso.

Interventi di chirurgia toracica, cardiologica, urologica e ginecologica, oggi vengono già messi in lista in molti ospedali e centri sanitari privati, ma non si può tuttavia dire che la chirurgia robotica possa un giorno sostituire totalmente le pratiche manuali esistenti da decine e decine di anni; per ora questo resta solo un bel progetto ambizioso. Certo è che la tendenza è quella di sfruttare al massimo le scoperte fatte finora, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga e tortuosa, e richiede sicuramente tempo.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Google Classroom, una delle app più scaricate

Le nuove forme di didattica seguono sempre più marcatamente il passo dei tempi, e sia gli studenti che gli insegnanti vanno poco a poco uniformandosi di più a nuove linee guida per un’educazione sempre più informatizzata. Tablets, computers, smartphones e via dicendo, hanno consentito agli studenti di poter utilizzare piattaforme di ‘e-learning’ per seguire corsi e svolgere esami da casa, ed in molte scuole ed università l’insegnamento online è pratica già esistente.

Ecco, Google Classroom è una di queste piattaforme; è compresa nelle app di base che Google mette a disposizione di chiunque apra un account per poter accedere ai servizi dell’azienda di Mountain View, è totalmente gratuita, e mette in condizioni gli insegnanti di poter organizzare corsi online, e gli studenti di parteciparvi direttamente da casa, risparmiando così tempo per lunghi spostamenti con mezzi pubblici, traffico, ritardi e perdite di tempo prezioso. Per gli studenti più piccini ovviamente, si consiglia sempre il supporto di un genitore.