19 Ottobre 2020 Annamaria
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Anche le prostitute sfruttano la tecnologia

Viviamo in un mondo che corre all’impazzata, facciamo parte di una società in cui il progresso e lo sviluppo tecnologico dettano legge, e tutte le attività, siano esse di carattere commerciale o no, hanno dovuto obbligatoriamente adeguarsi. Dal 2018 si svolge a Bologna ‘Illuminotronica’ la fiera internazionale delle nuove tecnologie, dove le nuove generazioni di progettisti, installatori, e produttori di hardware e software, si riuniscono per sviluppare, testare, e mettere sul mercato nuovi sistemi ed applicazioni adattabili a qualsiasi tipo di attività.

La città di Bologna vanta parecchi primati sia a livello industriale che non, ed uno di questi è rappresentato dal gran numero di prostitute che vivono e lavorano nel capoluogo emiliano; ebbene, anche il mondo della prostituzione è stato poco a poco inghiottito dalla digitalizzazione, e le prostitute bolognesi hanno subito capito che forse era meglio tenere il passo. Il vecchio ma sempre efficiente metodo di cercare clienti in strada è stato sostituito da applicazioni e portali; oggi la persona che cerca sesso a Bologna non deve fare altro che entrare in uno dei portali specializzati, specificare il tipo di donna che vuole, ed il gioco è fatto. Proprio per questo, sempre più prostitute si animano a pubblicizzarsi in internet; come fanno? guarda in questa sezione le migliori escorts per comprendere in che modo traggono beneficio dalle opportunità che offre loro la rete per trovare clienti nello spazio digitale.

13 Marzo 2020 Annamaria
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Google Classroom, una delle app più scaricate

Le nuove forme di didattica seguono sempre più marcatamente il passo dei tempi, e sia gli studenti che gli insegnanti vanno poco a poco uniformandosi di più a nuove linee guida per un’educazione sempre più informatizzata. Tablets, computers, smartphones e via dicendo, hanno consentito agli studenti di poter utilizzare piattaforme di ‘e-learning’ per seguire corsi e svolgere esami da casa, ed in molte scuole ed università l’insegnamento online è pratica già esistente.

Ecco, Google Classroom è una di queste piattaforme; è compresa nelle app di base che Google mette a disposizione di chiunque apra un account per poter accedere ai servizi dell’azienda di Mountain View, è totalmente gratuita, e mette in condizioni gli insegnanti di poter organizzare corsi online, e gli studenti di parteciparvi direttamente da casa, risparmiando così tempo per lunghi spostamenti con mezzi pubblici, traffico, ritardi e perdite di tempo prezioso. Per gli studenti più piccini ovviamente, si consiglia sempre il supporto di un genitore.