10 Marzo 2022 Annamaria
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Le grandi conquiste della nanotecnologia

Se soltanto ci mettessimo a riflettere un attimo su quanti passi da gigante abbiamo compiuto nell’ultimo secolo a livello di sviluppo e progresso tecnologico, vengono i brividi; basterebbe soltanto ricordare le tecniche rudimentali e spartane utilizzate in medicina, chimica ambientale, ingegneria, meccanica, informatica, e tanti altri settori ancora, per capire quanto sia stato fondamentale l’avvento della nanotecnologia.

Gordon Earle Moore, un imprenditore statunitense del settore informatico, già nel 1965 aveva previsto che il numero dei transistors presenti in un microchip sarebbe raddoppiato circa una volta all’anno per i successivi 10 anni almeno; ebbene, non si sbagliava affatto. Quello che è avvenuto è in pratica un passaggio da un qualcosa di più grande ad un qualcosa di molto più piccolo o infinitesimale, per dirla in parole povere; oggi non si ragiona più in scala come eravamo abituati un tempo, ma in nanoscala, ovvero a livelli molto ma molto più capillari, e grazie a ciò siamo arrivati a livelli che rasentano la perfezione.

13 Aprile 2021 Annamaria
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Malattia di Huntington, cos’è

Oggi conosceremo un po’ più da vicino la malattia di Huntington, una infermità neurovegetativa abbastanza rara di carattere ereditario che colpisce il sistema muscolare pregiudicandone la coordinazione, e portando poco a poco verso una progressiva perdita di alcune facoltà mentali o addirittura a problemi psichiatrici. Questo brutto morbo appare generalmente tra i 35 ed i 45 anni d’età, ed i suoi sintomi più chiari sono dei movimenti involontari anomali chiamati corèe accompagnati da bruschi cambiamenti di carattere e di umore.

Come accennavamo, la malattia di Huntington ha carattere di ereditarietà, ed è molto più frequente incontrarla in persone di origine europea, che in altre di discendenza asiatica o magari africana. La notizia ancora più brutta per chi è affetto da questo morbo, è che ha una percentuale di ereditarietà davvero molto alta, quasi del 50%; ciò significa che chi ha scoperto di averla dovrà non solo preoccuparsi di fare il possibile per lenirne gli effetti, ma dovrà anche darsi da fare per tenere sotto costante osservazione eventuali figli.